La nafazolina è un vasocostrittore impiegato come decongestionante in soluzioni formulate per essere applicate sulla mucosa nasale, nell'occhio e nell'orecchio.
Fra gli effetti avversi sistemici della nafazolina, così come di altre amine simpaticomimetiche (es. oximetazolina, xilometazolina), è segnalata anche la possibilità di esercitare un'azione depressiva sul sistema nervoso centrale che si manifesta ad esempio con sonnolenza e torpore.
Quando viene utilizzato sotto forma di gocce nasali, i bambini piccoli risultano più esposti al rischio di assorbire il farmaco per deglutizione oltreché più sensibili ai suoi effetti indesiderati sistemici; per tale motivo tutte le specialità a base di nafazolina in commercio in Italia riportano la controindicazione all'impiego nei bambini con età inferiore a 6 o 10 anni (a seconda della concentrazione del principio attivo nella formulazione). Nonostante ciò, i risultati di uno studio osservazionale, recentemente pubblicati sul Bollettino di Informazione sui Farmaci del Ministero della Salute, dimostrano come in realtà questi prodotti vengono ancora ampiamente utilizzati in campo pediatrico, anche in bambini molto piccoli (l'età media dei bambini esposti al farmaco era di 13 mesi) e principalmente nel trattamento della rinite. Si ritiene oppurtuno perciò richiamare l'attenzione di medici e farmacisti affinché l'utilizzo della nafazolina sia rigorosamente limitato alle fasce d'età in cui è consentito.