Nel nostro paese sono in commercio alcune specialità per somministrazione topica a base di antibiotici (neomicina, gramicidina, fusafungina, tirotricina), indicate nel trattamento delle infezioni batteriche del naso e della cavità orofaringea. Questi prodotti sono stati formulati con l'obiettivo di veicolare direttamente il principio attivo nella sede d'azione, evitando la somministrazione sistemica di antibiotici, che esporrebbe al rischio di comparsa di resistenze batteriche, e minimizzando nel contempo il rischio di effetti avversi. Ma sono veramente utili?
Da una revisione effettuata dall'Agenzia Sanitaria francese (AFSSAPS), dei pochi dati disponibili sul trattamento con antibiotici topici delle infezioni delle prime vie aeree, emerge una sostanziale inefficacia di questi prodotti sia nel ridurre i sintomi che nel prevenire le complicanze infettive. Le infezioni delle prime vie aeree sono per lo più ad eziologia virale, il che rende superfluo il ricorso ad ad antibiotici; inoltre non si può escludere che applicazioni ripetute e protratte nel tempo di antibiotici topici possano alterare la flora batterica locale, inducendo la comparsa di germi resistenti agli antibiotici. Va sottolineato, infine, che si tratta di infezioni che, nella maggior parte dei casi, vanno incontro a guarigione spontanea.
Questi sono i motivi per cui l'Agenzia Sanitaria francese, con un recente provvedimento, ha stabilito il ritiro dal mercato di queste specialità, provvedimento che si inserisce nella più vasta iniziativa europea volta alla promozione di un uso appropriato degli antibiotici.