La pediculosi del capo è un evento piuttosto frequente soprattutto nelle comunità, siano esse di bambini, adolescenti o anziani. Quando si presenta, deve essere affrontato con tempestività, per evitare che l’infestazione si trasmetta ad altre persone.
Prevenzione
Per interrompere la catena di trasmissione, la misura profilattica principale consiste nell'effettuare al più presto il trattamento. E’ opportuno inoltre che i componenti della famiglia o della comunità e tutte le persone che nell’ultimo mese hanno avuto contatti con il soggetto infestato siano sottoposti ad un controllo accurato per escludere la presenza del parassita. Non appena effettuato il trattamento si potranno frequentare normalmente i luoghi abituali.
La ricerca del parassita e delle lendini deve essere effettuata in un luogo illuminato con luce diffusa e non con luce diretta, a causa dell’aspetto bianco traslucido di queste ultime. Le lendini sono saldamente ancorate al capello e la distanza dal cuoio capelluto indica sommariamente quanto tempo prima è avvenuta l’infestazione. Per individuarle con maggiore facilità, può essere utile passare sui capelli umidi un pettine a denti molto fitti (es. pettinina per neonati): questa operazione, oltre a consentire l’individuazione delle uova, ne permette il distaccamento. Alcune lendini potrebbero risultare molto tenaci da staccare: in questo caso andranno sfilate manualmente una ad una.
Va sfatata la credenza che sostanze come il petrolio, la maionese, l’olio di oliva, ecc. possano avere un’attività antiparassitaria, così come la diffusa convinzione che effettuare a cadenza regolare (es. settimanale) uno shampoo antiparassitario prevenga l’infestazione: infatti nessun prodotto antiparassitario è in grado di svolgere un’azione preventiva. Inoltre, l’impiego indiscriminato espone inutilmente il soggetto alla seppur modesta tossicità del prodotto e potrebbe contribuire all’insorgenza di resistenze. E’ molto più efficace procedere ad un controllo periodico del cuoio capelluto.
Trattamenti
Il trattamento deve essere effettuato non appena ci si accorge della presenza del pidocchio (o delle uova) utilizzando prodotti antiparassitari specifici.
E’ bene tuttavia sapere che non esiste un prodotto efficace al 100% sulle uova: dopo il trattamento, perciò, è opportuno staccare manualmente le lendini eventualmente rimaste. Per facilitare questo compito può essere utile bagnare i capelli con acqua e aceto e aiutarsi con la pettinina (passandola nei capelli per almeno 30 minuti).I prodotti per il trattamento della pediculosi presenti in commercio contengono uno o più antiparassitari e sono disponibili in diverse formulazioni (shampoo, lozioni, polveri, creme). Si può affermare che nessun principio attivo presenta una maggiore efficacia rispetto all’altro, anche se quelli meglio documentati e più utilizzati risultano essere il malathion (es. Aftir gel), gli estratti di piretro (es. Cruzzy lozione e shampoo) e le piretrine sintetiche (es. Nix crema, Mediker AP, Mom gel, shampoo e polvere).
In generale, le lozioni, le creme e i gel, che rimangono più a lungo a contatto con i capelli e con le uova, risultano più efficaci rispetto agli shampoo. Le polveri, inoltre, penetrano scarsamente nelle uova.
I prodotti antiparassitari devono essere applicati in quantità opportuna, cospargendo l’intera capigliatura, aiutandosi con un pettine per uniformare il prodotto. E’ bene insistere in modo particolare sulla nuca e dietro le orecchie. I tempi di applicazione previsti devono essere rispettati: creme, gel e lozioni prevedono 10 minuti di posa, mentre per le polveri sono necessarie dalle 3 alle 6 ore. Per gli shampoo, infine, vengono generalmente indicati da 3 a 5 minuti di posa. In ogni caso, è consigliabile effettuare un secondo trattamento dopo 8-10 giorni, per eliminare eventuali insetti nati nel frattempo da lendini rimaste vitali dopo il primo trattamento e sfuggite alla rimozione manuale.
Nel caso di infestazione delle ciglia, è invece necessario ricorrere alla rimozione meccanica dei parassiti e delle lendini, applicando una pomata oftalmica a base di vaselina (es. Duratirs), che facilita l’operazione di distacco.
I prodotti contro i pidocchi sono sicuri?
I prodotti contro i pidocchi, quando utilizzati in modo appropriato, nel rispetto dei tempi di posa e nella quantità indicata, sono in genere sicuri, ben tollerati e presentano uno scarso assorbimento attraverso la cute integra.
Le lozioni, a causa della presenza di alcol, possono provocare broncospasmo in persone predisposte (es. asmatici); in questi soggetti è dunque da preferirsi un preparato in gel, crema o polvere.
I prodotti chimici non vanno utilizzati nei neonati: l’alternativa è sfilare manualmente pidocchi e uova, ripetendo l’operazione ogni 3-4 giorni per almeno 2 settimane.
Durante la gravidanza, qualora sia stata accertata l’infestazione, i prodotti a base di permetrina risultano, in base alle conoscenze disponibili al momento, i più sicuri. Questa sostanza, infatti, viene scarsamente assorbita e non ha dimostrato attività teratogena. Studi effettuati negli animali, indicano che la permetrina passa scarsamente nel latte materno il che potrebbe far supporre un possibile impiego anche durante l'allattamento. Tuttavia, vista la limitatezza dei dati nell'uomo, la rimozione manuale dei pidocchi e delle lendini rimane l'alternativa più sicura.
Bibliografia
Chosidow O. Scabies and Pediculosis. Lancet 2000; 355: 819-826
Ferri M, Carpeggiani A. Occhio al pidocchio! Dialogo sui farmaci. 2001; 3: 120-123
La pediculosi del capo. DTB 1998; 7 (6): 45-46
Peli L, Naldi L. Pediculosi e scabbia: che fare? Informazioni sui farmaci. 1997; 21 (5):133-13