-2 o meno evacuazioni la settimana
-peso fecale inferiore a 35 g/die
-sforzo alla defecazione in oltre il 25% delle occasioni
-feci dure e caprine in oltre il 25% delle occasioni
-senso di evacuazione incompleta in oltre il 25% delle occasioni
Generalmente, si ritiene che nella maggior parte dei casi (probabilmente in oltre il 90%) non esista una causa secondaria di stipsi e che la condizione sia idiopatica5. Perlopiù, i pazienti che ne soffrono possono essere trattati in maniera empirica mediante una corretta idratazione, un esercizio fisico appropriato e supplementi di fibre alimentari: i pazienti che non rispondono a queste misure basilari, dopo adeguata esclusione di cause secondarie6-8, sono candidati ad una terapia farmacologica ricorrendo a composti che inducono l'atto della defecazione, lassativi.
Di seguito, prenderemo in considerazione i vari composti attualmente in uso.
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Antrachinonici:
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Dato che la stipsi accompagna frequentemente la gravidanza, l'uso dei lassativi in questa condizione è frequente. Per quanto riguarda la sicurezza in gravidanza, i dati della letteratura suggeriscono che sembrano essere sicuri composti quali fibre, bisacodil, lattulosio e docusati; i composti osmotici possono causare ritenzione idrica materna, l'aloe è stata associata a malformazioni congenite e l'acido ricinoleico può scatenare contrazioni uterine premature56.
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La Redazione
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