I farmaci da automedicazione, ossia quei farmaci che, per la loro composizione e il loro obiettivo terapeutico, sono concepiti e realizzati per essere utilizzati senza l'intervento di un medico, possono essere acquistati autonomamente per trattare disturbi di lieve entità e di breve durata. Nei pazienti che soffrono di asma anche questi i farmaci, normalmente molto sicuri per la maggior parte delle persone, possono rappresentare un rischio. Quali sono i farmaci da evitare? Quali rischi comportano?
L'aspirina e gli altri antiinfiammatori non steroidei (FANS es. ibuprofene, naproxene, diclofenac) possono causare broncospasmo in alcuni individui predisposti. I pazienti asmatici rappresentano notoriamente una categoria a rischio per questo effetto indesiderato tanto che, mentre nella popolazione generale questa ipersensibilità nei confronti dell'aspirina e degli altri FANS è limitata allo 0,3% delle persone, negli asmatici l'incidenza sale al 20%, il che significa che un asmatico su 5 potrebbe manifestare broncospasmo. La letteratura riporta casi di decesso in seguito all'assunzione di FANS da parte di pazienti che soffrivano di asma. Va sottolineato inoltre che vanno evitate anche le preparazioni destinate ad essere applicate localmente, poiché l'applicazione sulla cute di una crema o di un gel a base di FANS può comportare l'assorbimento sistemico del principio attivo. E' questa la ragione per cui le ditte produttrici delle numerose preparazioni topiche in commercio ne controindicano l'impiego negli asmatici e nei pazienti con precedenti reazioni di ipersensibilità ad un FANS (sintomi di asma, rinite allergica o orticaria).
Nei pazienti asmatici così come nei soggetti che abbiano manifestato crisi di broncospasmo ed altri fenomeni allergici dopo l'assunzione di un FANS il paracetamolo (es. Efferalgan, Tachipirina, Sanipirina) rappresenta l'analgesico-antipiretico più sicuro.
I pazienti con asma inoltre devono evitare i farmaci contenenti tartrazina, un colorante artificiale che può causare reazioni di ipersensibilità a livello polmonare simili a quelle indotte dai FANS. Di volta in volta occorrerà escludere la presenza di questo colorante, spesso indicato come E 102, anche dai farmaci da banco. Nell'indecisione, il farmacista può essere d'aiuto.
Per contro, gli antistaminici (es. Polaramin, Zirtec), che spesso vengono controindicati in caso di asma per il fatto che rendono più dense le secrezioni bronchiali con formazione di tappi di muco che potrebbero precipitare una crisi d'asma, in realtà molto di rado si rendono responsabili della comparsa di questo effetto indesiderato, tanto che la stessa FDA statunitense ha rimosso dai foglietti illustrativi la controindicazione all'uso per i pazienti asmatici. In molti asmatici che soffrono di rinite allergica stagionale l'uso degli antistaminici per attenuare i fastidiosi sintomi, non si accompagna in genere alla comparsa di effetti indesiderati evidenti.
Il paziente asmatico deve comunque sempre riferire al farmacista la sua condizione e i farmaci che sta assumendo. Il farmacista potrà offrire consigli non solo per la risoluzione del problema presente ma anche sulla corretta modalità di assunzione della terapia e sulla eventuale comparsa di effetti indesiderati.
Il farmacista infine può aiutare il medico ad identificare una malattia asmatica non riconosciuta. Un acquisto frequente di sciroppi o sedativi per una tosse notturna persistente e fastidiosa potrebbe nascondere in realtà un sintomo asmatico.