TIO è un potente antagonista muscarinico a lunga durata d’azione (LAMA) in grado di indurre un effetto broncodilatatorio per 24 ore.
TIO in Italia è indicato unicamente come terapia broncodilatatoria nei pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) (v. box). Le prime evidenze sui benefici dei LAMA nell’asma sono appunto emerse in corso di trattamento di pazienti con BPCO, associata a ipersensibilità delle vie aeree e asma concomitante.
- TIO (Spiriva™ HandiHaler 30 cps 18 mcg; Spiriva™ Respimat™ 2,5 mcg) in Italia è attualmente registrato: per la terapia broncodilatatoria di mantenimento nel sollievo dei sintomi di pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)
- sono disponibili in letteratura studi a supporto dell’impiego del farmaco in pazienti sintomatici con asma moderata non adeguatamente controllati da una terapia con ICS ad alte dosi e LABA, ma tale impiego è off-label in Italia
- nelle forme miste, [un tempo denominate bronchite asmatiforme e BPCO asmatiforme, ora denominate ACOS (asthma-COPD overlap syndrome)] è opportuna una condivisione dello schema terapeutico con lo specialista per valutare il possibile impiego del tiotropio (in questo caso da ritenersi in-label).
Una recente metanalisi di 13 studi per un totale di 4.966 pazienti ha evidenziato come TIO in associazione a corticosteroide inalatorio (ICS ) sia più efficace di ICS in monoterapia con un aumento del picco di flusso espiratorio (PEF) di 22-24 L/min e del FEV1 di 140-150 mL in pazienti con asma moderata, permettendo di ridurre la frequenza di esacerbazioni con un beneficio in 1 paziente su 36.
Il beneficio di TIO+ICS sembra comparabile a LABA+ICS nell’asma moderata mentre la triplice terapia TIO+ICS+LABA potrebbe migliorare la funzionalità respiratoria e ridurre la frequenza di esacerbazioni (NNT=17) in pazienti sintomatici con asma grave.
In conclusione, secondo questa recente revisione sistematica (non sponsorizzata) degli studi disponibili TIO sarebbe caratterizzato da un’efficacia non inferiore a salmeterolo e superiore a placebo in pazienti con asma da moderata a grave non adeguatamente controllata da ICS o ICS in associazione a LABA. (Rodrigo & Castro-Rodríguez, 2015)
Tuttavia, una ancor più recente revisione Cochrane, pubblicata a Luglio 2015, ha messo in discussione le evidenze a supporto dell’impiego di TIO nell’asma non controllata da ICS in termini di prevenzione delle esacerbazioni che richiedono un trattamento con corticosteroidi per os. Gli autori hanno reperito un solo studio controllato in cui TIO in associazione a ICS fosse confrontato a ICS ad alte dosi in monoterapia per un periodo di almeno 12 settimane. Sebbene l’incidenza di riacutizzazioni fosse inferiore con TIO+ICS (OR=0,57), secondo gli autori l’ampiezza dell’intervallo di confidenza IC95% da 0,22 a 1,43 non permetterebbe di escludere che un raddoppio della dose di ICS possa risultare più efficace dell’associazione. (Evans, Kew, Anderson, & Boyter, 2015)
Un’ulteriore revisione Cochrane ha confrontato l’efficacia e sicurezza dei LAMA (TIO) e LABA (salmeterolo) come terapie aggiuntive a ICS in pazienti non controllati con la sola terapia cortisonica inalatoria. La revisione, nell’analisi quantitativa, ha incluso 4 studi randomizzati, controllati, con doppio mascheramento per un totale di oltre 2.000 pazienti seguiti per un periodo compreso tra 12 e 24 settimane. È emerso come i LAMA migliorino la funzionalità polmonare (FEV1) rispetto ai LABA, mentre quest’ultimi sembrano migliorare la qualità della vita. Non sono disponibili invece dati di confronto a lungo termine (>6 mesi) in merito alla riduzione delle riacutizzazioni e al profilo di tollerabilità. Secondo gli Autori, i LAMA (tiotropio) non possono sostituire i LABA (salmeterolo) come terapia aggiuntiva a ICS. (Kew, Evans, Allison, & Boyter, 2015)
L’efficacia di TIO 1,25 – 2,5 e 5 mcg è stata dimostrata anche in pazienti pediatrici in uno studio di fase II controllato verso placebo con un profilo di tollerabilità riferito come sovrapponibile a placebo. (Vogelberg et al., 2015)
Il profilo di sicurezza della formulazione Respimat™ di TIO è stato oggetto di attenzione a seguito del riscontro di un aumento della mortalità globale e delle mortalità per cause cardiovascolari. Sebbene uno studio di confronto fra le formulazioni Respimat e HandiHaler, condotto dal produttore, che ha arruolato oltre 17.000 pazienti affetti da BPCO con un follow-up medio di 2,3 anni, non abbia dimostrato una differenza in termini di mortalità, sono stati avanzati dubbi sulla generalizzabilità di questo risultato, considerando che i pazienti trattati nella pratica clinica sono più gravi rispetto a quelli inclusi negli studi clinici. (Trotta, Da Cas, Rajevic, Rossi, & Traversa, 2015)
In conclusione sono disponibili dati a sostegno dell’impiego di TIO in pazienti sintomatici con asma moderata-grave non adeguatamente controllati da una terapia con ICS ad alte dosi e LABA, ricordando che tale impiego risulta essere al momento off-label.
Bibilografia consultata
- Rodrigo, G. J., & Castro-Rodríguez, J. A. (2015). What is the role of tiotropium in asthma?: a systematic review with meta-analysis. Chest, 147(2), 388-396.
- Evans, D. J., Kew, K. M., Anderson, D. E., & Boyter, A. C. (2015). Long-acting muscarinic antagonists (LAMA) added to inhaled corticosteroids (ICS) versus higher dose ICS for adults with asthma. Cochrane Database Syst Rev, 7, CD011437.
- Kew, K. M., Evans, D. J., Allison, D. E., & Boyter, A. C. (2015). Long-acting muscarinic antagonists (LAMA) added to inhaled corticosteroids (ICS) versus addition of long-acting beta2-agonists (LABA) for adults with asthma. Cochrane Database Syst Rev, 6, CD011438.
- Vogelberg, C., Moroni-Zentgraf, P., Leonaviciute-Klimantaviciene, M., Sigmund, R., Hamelmann, E., Engel, M. et al. (2015). A randomised dose-ranging study of tiotropium Respimat® in children with symptomatic asthma despite inhaled corticosteroids. Respir Res, 16(1), 20.
- Trotta, F., Da Cas, R., Rajevic, M., Rossi, M., & Traversa, G. (2015). Risk factors influencing the prescription of tiotropium Respimat formulation: a population-based cohort study. BMJ open, 5(5), e006619.
Dicembre 2015
Le Note commentate sono elaborate da un gruppo interdisciplinare* all'interno del quale trovano larga rappresentanza medici di medicina generale e pediatri. Non si tratta di un aggiornamento dello stato delle conoscenze né il punto di vista della medicina generale su un argomento clinico-assistenziale d'attualità o dibattuto nella letteratura scientifica. L'originalità di queste Note risiede nel modo con cui un gruppo di MMG percepisce e affronta i problemi aperti che emergono dall'incrocio critico tra i dati di mercato, la promozione delle ditte produttrici e i risultati degli studi. Le motivazioni che di volta in volta sottendono la scelta del tema provengono da fattori contingenti locali o da iniziative/progetti specifici.
* Busani Corrado, Chiari Corrado, Davoli Daniela, Ferretti Alessandra, Ferretti Tiziano, Gandolfi Alberto, Bianconi Lina, Gianluigi Casadei, Gangale Marcello, Signoretta Vincenzo, Poli Antonio, Pellati Morena, Rompianesi Maria Chiara, Ragni Pietro, Riccò Daniela