La Distribuzione per conto (DPC): il nuovo regolamento
A cura del Comitato di Redazione del Gruppo di Lavoro sull’Uso dei Farmaci della AUSL di Reggio E.
La distribuzione per conto è un percorso già attivo da tempo nella nostra provincia, che permette al paziente di ritirare nelle farmacie aperte al pubblico i farmaci in confezione ospedaliera, pertanto al di fuori del monitoraggio della spesa farmaceutica convenzionata.
Recentemente è uscito il nuovo Regolamento, di cui alla DGR 327/2017, che ha modificato in parte le modalità di dispensazione dei farmaci appartenenti all’elenco dei farmaci erogabili in DPC.
Le regole di prescrizione attualmente in vigore prevedono per il medico di:
- utilizzare il percorso DPC per:
1. cittadini assistiti con scelta del medico nella regione Emilia-Romagna, residenti o domiciliati
2. cittadini stranieri non iscritti al SSN:
temporaneamente presenti sul territorio (STP), in possesso di apposito tesserino in corso di validità
con permesso di soggiorno temporaneo per motivi umanitari (PSU), in possesso di apposito tesserino in corso di validità
provenienti dall’UE (ad oggi da Romania e Bulgaria) ma privi di copertura sanitaria nel loro Stato di origine (ENI), in possesso di apposito tesserino in corso di validità
- utilizzare una ricetta rossa del SSR; non è ancora possibile prescrivere i farmaci della DPC con ricetta DEMA
- non prescrivere nella medesima ricetta farmaci inseriti nell’ elenco DPC con altri farmaci di fascia A
- se la prescrizione del farmaco è soggetta a Piano Terapeutico verificare che il PT sia presente, conforme a quanto previsto dalla normativa ed in corso di validità
- prescrivere una terapia massima di 60 giorni (tenendo in considerazione confezionamento e posologia possono essere redatte più ricette per coprire il fabbisogno massimo di 60 giorni)
- prescrivere due confezioni in ciascuna ricetta; in caso di esenzione per patologia cronica e invalidante (D.M.28 maggio 1999, n.329) la ricetta può contenere fino a tre confezioni, entro il limite di 60 giorni di terapia
Il farmacista consegnerà in DPC il farmaco nella confezione ospedaliera in quel momento disponibile (brand o equivalente). Resta in vigore la possibilità per il medico di indicare sulla ricetta:
la “Non sostituibilità per continuità terapeutica”, per le prescrizioni di Keppra, Topamax, Plavix ed Arava
la motivata clausola di non sostituibilità e numero di autorizzazione rilasciato dalla AUSL a fronte della pervenuta documentazione a supporto della impossibilità di utilizzo del farmaco disponibile in DPC (es. segnalazione di reazione avversa, certificato di allergologia)
Per insulina glargine e per enoxaparina è disponibile in DPC anche il biosimilare. A tal fine si ricorda che per la prescrizione dei biosimilari, nell’eventualità si ritenga possibile la somministrazione o del farmaco di riferimento o del biosimilare, il medico dovrà indicare sulla ricetta il nome del solo principio attivo. In questo modo il farmacista potrà consegnare al paziente il prodotto in quel momento disponibile, garantendo la copertura terapeutica e minimizzando i disagi. Nel caso in cui sulla ricetta venga indicato il nome della specialità, il farmacista è tenuto ad erogare il farmaco prescritto e a non procedere alla sostituzione.
L’elenco aggiornato dei farmaci in DPC è consultabile e scaricabile nella pagina intranet della Azienda USL/Farmacia/Area distribuzione ai pazienti/Elenco farmaci in DPC.
Tra i farmaci inseriti nell’elenco della DPC ricordiamo che sono presenti anche la insulina glargine (LANTUS,ABASAGLAR e TOUJEO), la insulina detemir (LEVEMIR), il pioglitazone (ACTOS).
Le Note commentate sono elaborate da un gruppo interdisciplinare* all'interno del quale trovano larga rappresentanza medici di medicina generale e pediatri. Non si tratta di un aggiornamento dello stato delle conoscenze né il punto di vista della medicina generale su un argomento clinico-assistenziale d'attualità o dibattuto nella letteratura scientifica. L'originalità di queste Note risiede nel modo con cui un gruppo di MMG percepisce e affronta i problemi aperti che emergono dall'incrocio critico tra i dati di mercato, la promozione delle ditte produttrici e i risultati degli studi. Le motivazioni che di volta in volta sottendono la scelta del tema provengono da fattori contingenti locali o da iniziative/progetti specifici.