A cura del Comitato di Redazione del Gruppo di Lavoro sull’Uso dei Farmaci della AUSL di Reggio Emilia.
È un calcio‐antagonista (CCB) 1,4‐diidropiridinico che, come tutti i CCB, blocca l’ingresso del Ca++ nei canali di tipo L (ad azione prolungata) nella muscolatura liscia vascolare provocando vasodilatazione e conseguentemente una riduzione delle resistenze periferiche. Dopo somministrazione orale di una dose da 20mg, la Cmax è raggiunta in 5‐6 ore. La biodisponibilità assoluta è dell’1,1% a causa di un esteso metabolismo di primo passaggio epatico. Come per gli altri calcioantagonisti, le concentrazioni plasmatiche sono caratterizzate da una notevole variabilità interindividuale, particolarmente in caso di terapie concomitanti di farmaci metabolizzati dal citocromo P450 (claritromicina, ciclosporina, antimicotici azolici). L’emivita mediana è di circa 20 ore e viene eliminata sia nelle feci (60%) che nelle urine (40%).
Disponibile in Italia dal 2005 in co‐marketing (Osipine™, Astellas Pharma; Libradin™, Sigma‐Tau; Vasexten™,Italfarmaco), barnidipina è già stata oggetto di una attenta valutazione (Pacchetti Informativi sui Farmaci, n. 4, Ottobre 2007, disponibile on‐line all’indirizzo: http://assr.regione.emilia‐romagna.it/it/servizi/pubblicazioni/collanecessate/archivio‐pacchetti/scegliere‐un‐farmaco‐in‐una‐classe.‐lesempio‐dei‐calcio‐antagonisti), che aveva evidenziato come, a fronte di studi farmacologici che facessero ipotizzare benefici particolari, non corrispondesse una documentazione di efficacia su esiti clinicamente rilevanti e distintivi rispetto agli altri CCB.
Lo scopo di questa nota è di valutare gli studi clinici pubblicati nel periodo 2008‐Settembre 2016 e recensiti da Medline. Sono state reperite 11 pubblicazioni di cui 7 RCT, 4 in doppio cieco e 3 in aperto (Tabella 1 disponibile on‐line all’indirizzo:
https://extranet.ausl.re.it/home/DipartimentiTerritor/DipartimentoFarmaceu/dati/NoteInf/Note%20Informative%20C ommentate/Forms/Note%20informative.aspx).
Quattro RCT in doppio cieco sono stati pubblicati dallo stesso gruppo di ricerca e tre di essi si riferiscono a un unico studio (ClinTrial.gov NCT02064218) registrato nel 2007 come “osservazionale” prospettico e di coorte avente come obiettivo la valutazione dell’effetto di differente farmaci antipertensivi su biomarker non convenzionali nell’ipertensione essenziale.
I dati di efficacia relativa nell’ipertensione arteriosa di grado lieve‐moderato, come riportato in tabella, possono essere così riassunti:
Barnidipina 10mg è comparabile ad Amlodipina 5‐10mg; 1
Barnidipina 10‐20mg in associazione a Losartan 50mg è comparabile a Losartan 100mg in ipertesi non responsivi a Losartan 50mg; 2
Barnidipina 20mg è superiore a Perindopril 5mg, dose inferiore alla massima raccomandata di 8mg; 3
Barnidipina 20 mg è comparabile a Lercanidipina 20mg, entrambi in associazione a Losartan 100mg, 4 ma in una pubblicazione successiva dello stesso autore è riportata come migliore; 5
Barnidipina 20mg in associazione a Losartan 100mg è più efficace di Telmisartan 80mg e HCTZ 12,5mg. 6
Ulteriori dati si riferiscono ad effetti di Barnidipina 10‐20mg su parametri di laboratorio ed ecografici:
Miglioramento della funzione endoteliale in confronto a HCTZ, per il quale tuttavia non sembrano esistere dati a supporto di una simile attività, 7 e a Lercanidipina 20mg; 5
Lievi miglioramenti di parametri metabolici quali: sensibilità insulinica 6 e parametri lipidici 3, 8;
Riduzione della riflessione d’onda senza modificare l’arterial stiffness, in assenza di un controllo attivo; 9
Miglioramento di parametri ecocardiografici rispetto a Lercanidipina 20mg, ma senza alcuna differenza sulla frazione di eiezione. 4
Nessuna pubblicazione riporta dati sull’efficacia di Barnidipina su mortalità e morbilità.
In merito alla tollerabilità un’indagine osservazionale belga condotta in 20.275 pazienti seguiti per 3 mesi ha evidenziato la comparsa di EA nel 10,6%. Gli EA più frequenti sono stati: edema declive (3,6%), disturbi neurologici, quali cefalea e vertigini (2,4%), e vampate (1,3%). Il 3% dei pazienti ha sospeso la terapia per scarsa tollerabilità.10
Considerazioni conclusive
Questo aggiornamento non modifica le conclusioni già espresse nel documento del 2007. Gli studi pubblicati mostrano criticità metodologiche quali selezione del confronto, dimensione dei campioni e breve durata. Non ci sono chiare e documentate evidenze a sostegno di una maggiore efficacia o migliore tollerabilità di Barnidipina in confronto ad altri calcioantagonisti 1,4‐diidropiridinici e non è disponibile una documentazione di efficacia su esiti clinicamente rilevanti.
Gli studi farmacologici su parametri metabolici o vascolari sono interessanti in ambito di ricerca ma hanno un valore puramente suggestivo e, in mancanza di un riscontro clinico, non giustificano la preferenza per Barnidipina rispetto ad altri calcio‐antagonisti 1,4‐diidropiridinici meglio documentati. Riferimenti bibliografici 1. Rossetti G, Pizzocri S, Brasca F et al. Antihypertensive effect of barnidipine 10 mg or amlodipine 5 to 10 mg once daily in treatment‐naive patients with essential hypertension: A 24‐week, randomized, open‐label, pilot study. Curr Ther Res Clin Exp. 2008;69:192‐206. 2. Parati G, Giglio A, Lonati L et al. Effectiveness of barnidipine 10 or 20 mg plus losartan 50‐mg combination versus losartan 100‐mg monotherapy in patients with essential hypertension not controlled by losartan 50‐mg monotherapy: A 12‐week, multicenter, randomized, open‐label, parallel‐group study. Clin Ther. 2010;32:1270‐1284. 3. Derosa G, Mugellini A, Pesce RM, D’Angelo A, Maffioli P. Perindopril and barnidipine alone or combined with simvastatin on hepatic steatosis and inflammatory parameters in hypertensive patients. Eur J Pharmacol. 2015;766:31‐36. 4. Derosa G, Mugellini A, Querci F et al. Barnidipine or Lercanidipine on Echocardiographic Parameters in Hypertensive, Type 2 Diabetics with Left Ventricular Hypertrophy: A Randomized Clinical Trial. Sci Rep. 2015;5:12603. 5. Derosa G, Mugellini A, Pesce RM, D’Angelo A, Maffioli P. Barnidipine compared to lercanidipine in addition to losartan on endothelial damage and oxidative stress parameters in patients with hypertension and type 2 diabetes mellitus. BMC Cardiovasc Disord. 2016;16:66. 6. Derosa G, Querci F, Franzetti I, Dario Ragonesi P, D’Angelo A, Maffioli P. Comparison of the effects of barnidipine+losartan compared with telmisartan+hydrochlorothiazide on several parameters of insulin sensitivity in patients with hypertension and type 2 diabetes mellitus. Hypertens Res.2015;38:690‐694. 7. Muiesan ML, Salvetti M, Belotti E et al. Effects of barnidipine in comparison with hydrochlorothiazide on endothelial function, as assessed by flow mediated vasodilatation in hypertensive patients. Blood Press. 2011;20:244‐251. 8. Angeli F, Repaci S, Borgioni C, Sardone M, Scotti A, Verdecchia P. Effects of barnidipine on blood pressure and left ventricular diastolic function in patients with hypertension and metabolic syndrome: A 12‐week, open‐label noncomparison study. Curr Ther Res Clin Exp. 2008;69:207‐220. 9. Palombo C, Malshi E, Morizzo C et al. Arterial wave reflection during antihypertensive therapy with barnidipine: a 6‐month, open‐label study using an integrated cardiovascular ultrasound approach in patients with newly diagnosed hypertension. Clin Ther. 2009;31:2873‐2885. 10. Lins R, Marckx P, Vandebeek R, Vanhoutvinck C, Neuville O. Barnidipine real‐life tolerability in arterial hypertension: results from the BASIC‐HT study. Acta Clin Belg. 2015;70:244‐250. 11. Derosa G, Ragonesi PD, Mugellini A, Ciccarelli L, Fogari R. Effects of telmisartan compared with eprosartan on blood pressure control, glucose metabolism and lipid profile in hypertensive, type 2 diabetic patients: a randomized, double‐blind, placebo‐controlled 12‐month study. Hypertens Res. 2004;27:457‐464. 12. Crippa G, Zabzuni D, Cassi A, Bravi E. Effect of bedtime dosing of barnidipine hydrochloride in non‐dipper hypertensive patients with obstructive sleep apnoea not treated with continuous positive airway pressure. Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2016;20:339‐344.
Le Note commentate sono elaborate da un gruppo interdisciplinare* all'interno del quale trovano larga rappresentanza medici di medicina generale e pediatri. Non si tratta di un aggiornamento dello stato delle conoscenze né il punto di vista della medicina generale su un argomento clinico-assistenziale d'attualità o dibattuto nella letteratura scientifica. L'originalità di queste Note risiede nel modo con cui un gruppo di MMG percepisce e affronta i problemi aperti che emergono dall'incrocio critico tra i dati di mercato, la promozione delle ditte produttrici e i risultati degli studi. Le motivazioni che di volta in volta sottendono la scelta del tema provengono da fattori contingenti locali o da iniziative/progetti specifici.