E' necessario sospendere il trattamento anticalvizie con Propecia quando si sta progettando di avere un figlio e, se sì, quanto tempo prima del concepimento, visto che il farmaco passa nel liquido seminale e sul foglietto illustrativo c'è scritto che può risultare teratogeno.
Il foglietto illustrativo di Propecia riporta testualmente che "il farmaco è controindicato nelle donne a causa del rischio in gravidanza. Poiché la finasteride inibisce la conversione del testosterone in diidrotestosterone (DHT), se si somministra PROPECIA ad una gestante, si possono verificare malformazioni dei genitali esterni del feto, nel caso sia di sesso maschile". Si legge anche che "le donne che sono o possono essere in gravidanza, non devono venire a contatto con compresse di PROPECIA frantumate o spezzate a causa del possibile assorbimento della finasteride e del conseguente rischio potenziale per il feto di sesso maschile". Poiché è noto che la finasteride passa nel liquido seminale, queste informazioni potrebbero allarmare le coppie che desiderano avere un figlio quando il partner sta utilizzando la finasteride per trattare la calvizie. La quantità di farmaco nel liquido seminale può rendersi responsabile di eventuali effetti teratogeni? Il partner deve sospendere il trattamento anticalvizie?
Secondo quanto riportato nella scheda tecnica di Proscar (5 mg di finasteride, rispetto ad 1 mg contenuto inPropecia), il contatto di una donna in gravidanza con il liquido seminale del partner che sta utilizzando finasteride non rappresenta un rischio per il feto di sesso maschile in via di sviluppo poiché la quantità di farmaco che passa nel liquido seminale è bassa (meno dello 0.001% di una dose di 1 mg per eiaculazione). La concentrazione nel liquido seminale è stata valutata in 35 uomini che hanno assunto il farmaco per 6 settimane. Nel 60% dei soggetti la finasteride non era neppure rintracciabile (<0,2 ng/ml), mentre la concentrazione media rilevata nel restante 40% era pari a 0,26 ng/ml, con un valore massimo di 1.52 ng/ml. Assumendo un assorbimento per via vaginale del 100% del farmaco contenuto in 5 ml di eiaculato, l'esposizione sarebbe, in quest'ultimo caso, di 7,6 ng al giorno, una concentrazione 750 volte più bassa di quella che si è dimostrata priva di effetti teratogeni in studi condotti nell'animale da esperimento. La somministrazione per via endovenosa a scimmie rhesus gravide di dosaggi fino a 800 ng/die di finasteride non ha prodotto alcun effetto nei feti di sesso maschile. Per confermare l'attendibilità di questo modello animale, è stato somministrato a scimmie rhesus gravide, un dosaggio molto più alto (2 mg/kg/die) di finasteride per via orale che, in effetti, ha indotto la comparsa di anomalie dei genitali esterni nei feti maschi. Nessuna anomalia si è manifestata, invece, nelle femmine.
Ad oggi non vi sono segnalazioni di effetti avversi sul feto in donne esposte alla finasteride durante la gravidanza.
In base a quanto noto, quindi, non sembra esservi alcuna necessità di sospendere il trattamento. Nell'eventualità che, per maggiore tranquillità, si optasse comunque per la sospensione del farmaco, poiché la concentrazione della finasteride nel liquido seminale è estremamente bassa, è ragionevole ritenere che, all'interruzione del trattamento, il farmaco non sia più rintracciabile e quindi non sia necessario attendere alcun tempo prima del concepimento.
Bibliografia
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