Recentemente, ad una mia paziente in grave sovrappeso è stata prescritta da un "medico specialista nel trattamento dell'obesità" un'associazione di benfluorex con metformina, acido triiodoacetico e ormoni tiroidei. Vorrei sapere quale è il ruolo del benfluorex nel trattamento dell'obesità grave e cosa dice la normativa in merito alla prescrizione e allestimento di questi preparati galenici ad effetto anoressizzante.
Il benfluorex è un derivato funzionale della fenfluramina che riduce l'assorbimento intestinale dei grassi per inibizione delle lipasi pancreatiche ed, inoltre, riduce l'iperglicemia, migliorando l'utilizzo periferico del glucosio. L'impiego nel trattamento dell'obesità rappresenta un'estensione impropria, "mutuata" da alcuni studi che avevano come obiettivo quello di valutare l'efficacia del farmaco nel migliorare il profilo glicemico e nel favorire la riduzione del sovrappeso nei pazienti obesi con diabete di tipo 2. Nel nostro paese il benfluorex è rimasto in commercio fino alla fine del 2003 (Mediaxal) con l'indicazione "trattamento delle iperlipidemie che non rispondono al trattamento dietetico" e come "coadiuvante nel trattamento dell'obesità associata ad alterazioni del metabolismo glico-lipidico" ed è stato in seguito ritirato per revoca su rinuncia della ditta produttrice. Per la teorica mancanza di effetti centrali e per le indicazioni autorizzate, il farmaco non è mai stato ricompreso fra gli anoressizzanti centrali.
Per quanto riguarda gli altri paesi europei, il benfluorex è ancora in commercio in Francia con il nome diMediator, con indicazioni pressochè sovrapponibili a quelle italiane, mentre in Spagna l'analoga specialità è stata ritirata in marzo 2003 per la segnalazione di effetti avversi cardiovascolari gravi (ipertensione polmonare e valvulopatia), analoghi a quelli descritti per le amfetamine fenfluramina e dexfenfluramina (a cui il farmaco è strutturalmente correlato). Nello stesso paese, da giugno 2005 non è più possibile effettuare preparazioni magistrali a base di benfluorex (oltre che di altri prodotti anoressizzanti). La scelta francese di mantenere in commercio il Mediator è stata oggetto di un'aspra polemica da parte della Revue Prescrire, una autorevole rivista indipendente, secondo cui l'Agence Francaise de Sècuritè des Produits de Sanitè (AFSSAPS) espone i pazienti a gravi rischi a fronte di un'efficacia non dimostrata del farmaco nel prevenire le complicanze dell'aterosclerosi. Effettivamente, nel verbale relativo alla riunione del 29 novembre 2005, la Commissione di farmacovigilanza francese afferma di ritenere necessaria una rivalutazione del profilo di sicurezza di benfluorex per le numerose segnalazioni di effetti avversi a carico del sistema nervoso centrale (es. aggressività, nervosismo, depressione, confusione), nonostante ne sia sempre stata vantata l'assenza, ma di non ritenere che vi siano evidenze di un aumentato rischio di sviluppare gravi patologie cardiovascolari o di effetti amfetamino-simili. Infine, è previsto uno studio, da condurre su un modello animale (!?), che dovrebbe chiarire definitivamente, secondo l'agenzia francese, quale sia la relazione esistente tra l'uso di benfluorex e il rischio di ipertensione polmonare.
Queste premesse sarebbero da sole sufficienti a imporre una certa prudenza nella prescrizione di preparazioni galeniche a base di benfluorex, se non altro per non esporre i pazienti a inutili rischi per trattare una condizione - l'obesità - nella quale il farmaco viene da tempo impropriamente utilizzato, non solo nel nostro paese.
Detto ciò, la normativa italiana che regolamenta le preparazioni ad azione anoressizzante consente attualmente l'esecuzione di preparati magistrali a base di benfluorex, ma vieta espressamente la possibilità di associarlo con altri pincipi attivi che vengano utilizzati per una finalità analoga, e più precisamente con metformina, ormoni tiroidei e acido triiodoacetico (DM del 26 maggio 1987, pubblicato nella GU 8 giugno 1987, n. 131; nota del Ministero della Salute del 29 gennaio 2004), fatta eccezione per il trattamento dell'obesità secondo la Metodica Zohoungbogbo (sentenza del TAR del Lazio n. 7859/2005; nota del Ministero della Salute 8.11.2005). In quest'ambito, il Ministero prevede la spedibilità delle ricette contenenti associazioni di anoressizzanti redatte esclusivamente dal Dott. Zohoungbogbo stesso.
Non essendo più in commercio nel nostro paese alcuna specialità a base di benfluorex, la formulazione di preparazioni galeniche che lo contengono deve seguire quanto previsto dall'art. 3 comma 1 e art. 5 comma 1 del DL n. 23/98 e dalla L 94/98. La possibilità di eseguire preparazioni contenenti un principio attivo non più in commercio nel nostro paese è subordinata a due condizioni: la specialità corrispondente non deve essere stata ritirata per motivi concernenti la sicurezza d'impiego; devono esistere in commercio in almeno un paese dell'Unione Europea specialità che lo contengono o il principio attivo deve essere descritto nelle farmacopee dei paesi dell'Unione Europea.
L'allestimento del preparato galenico risulta, pertanto, possibile, data la presenza in commercio in Francia, ma la scelta di utilizzare o meno questo farmaco rimane confinata al giudizio del singolo medico che deve valutare attentamente il profilo di beneficio/rischio del trattamento.