


orti particolarmente fragili e multiproblematiche, ha portato allo sviluppo e standardizzazione di metodiche di acquisizione, integrazione ed elaborazione dati con la costruzione di una vera e propria Banca Dati Assistiti (BDA), la cui produzione annuale è stata recepita dalla autorità regionali come strumento di rilevante utilità nella programmazione sanitaria.
cclusioni intestinali (3,3%) e infezioni complicate delle vie urinarie (3,0%), nonché la frequente associazione con demenze (12,9% dei casi) − sia alti valori nel punteggio dell’indice di Charlson e del DDCI – indicativi della frequente presenza di comorbilità che aggravano la già alta complessità e fragilità clinica dei soggetti affetti da MP e Parkinsonismi (Tabella 3). Questa complessità clinica e gravosità assistenziale è testimoniata dall’alta percentuale di decessi (pari al 58,4% della popolazione affetta), nonché dall’elevato tasso di ospedalizzazione (il numero medio di ospedalizzazioni nel corso del follow-up è stato di 0,56 per persona/anno), dall’alta spesa sanitaria diretta sia nell’analisi dei costi ospedalieri (in media 1.991,5 euro per persona/anno) che farmaceutici (in media 2.619,9 euro per persona/anno), nonché dall’alta incidenza di nuove complicanze strettamente correlabili con il progressivo peggioramento della malattia durante il periodo di follow-up (Tabella 6).
responsabilmente della implementazione di quelle raccomandazioni che sopra si sono ricordate, specie per lo stretto collegamento necessario nel verificare la corrispondenza tra compliance con PDTA, ed esiti soddisfacenti in termini di benefici raggiunti, e di effetti collaterali minimizzati.