Indicazioni approvate:Prevenzione e trattamento dell'iperparatiroidismo secondario ad insufficienza renale cronica.
Proprietà farmacologiche
Nei pazienti con insufficienza renale cronica, la disfunzione renale riduce l'attività dell'alfa-idrossilasi che trasforma la pre-vitamina D nella sua forma attiva. La ridotta sintesi di vitamina D comporta una diminuzione dell'assorbimento del calcio nello stomaco; l'ipocalcemia provoca uno stimolo continuo sulla secrezione di PTH (iperparatiroisimo secondario) che aumenta la mobilizzazione di calcio dal tessuto osseo con conseguente perdita di massa ossea e iperfosfatemia.
Il calcitriolo (Calcijex) è il derivato idrossilato della vitamina D3 che viene attualmente impiegato per via endovenosa nel trattamento dell'iperparatiroidismo secondario a insufficienza renale cronica. Il paracalcitolo è un analogo sintetico della vitamina D2.
Efficacia clinica
Il paracalcitolo (dose iniziale 0,04 mcg/kg e.v. sino ad un massimo di 0,24 mcg, a giorni alterni) è stato confrontato direttamente col calcitriolo (dose iniziale 0,01 mcg/kg e.v. sino ad un massimo di 0,06 mcg, a giorni alterni) in uno studio multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, della durata di 32 settimane, condotto su 263 pazienti emodializzati con livelli di PTH superiori a 300 pg/ml e prodotto Ca x P (calcio x fosforo) inferiore a 751. Al termine dello studio non sono emerse differenze nella misura di esito principale, la riduzione minima del 50% del PTH rispetto al basale, raggiunta dal 60% circa di ogni gruppo. I pazienti trattati con paracalcitolo hanno raggiunto l'end point più rapidamente rispetto a quelli trattati con calcipotriolo (15avs. 23a settimana). Tra i due gruppi non sono emerse differenze nella fosfatemia e nella incidenza del singolo episodio di ipercalcemia ( 11,5 mg/dl) e/o di aumento del prodotto Ca x P (64% vs. 68%), anche se nei pazienti trattati con paracalcitolo l'incidenza di ipercalcemia o di aumento del prodotto Ca x P sostenuti (per almeno 2 prelievi di sangue consecutivi la prima e 4 prelievi consecutivi il secondo) è risultata inferiore (18% vs. 33%).
In uno studio osservazionale di coorte effettuato su 67.399 pazienti dializzati, a 36 mesi, la mortalità è risultata più bassa tra i pazienti trattati con paracalcitolo (n=29.021) rispetto a quelli trattati con calcitriolo (n=38.378): 18% vs. 22,3% per anno2. Dopo 2 anni, la sopravvivenza è risultata superiore nei pazienti che sono passati a paracalcitolo (73%) rispetto a quelli che hanno fatto il passaggio inverso (64%). Il gruppo paracalcitolo ha, inoltre, mostrato un minore aumento della calcemia e della fosfatemia insieme ad una diminuzione più marcata del PTH. L'assenza di randomizzazione e le differenze esistenti nelle caratteristiche di base tra i due gruppi (es. età, razza, durata della dialisi) non consentono di attribuire sufficiente attendibilità ai risultati che devono essere confermati da uno studio prospettico randomizzato.
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati più comunemente riscontrati in associazione alla terapia con paracalcitolo sono stati ipercalcemia (4,7%), iperfosfatemia (1,7%), prurito e alterazioni del gusto (1,1%)3.
Costo
Un mese di trattamento con paracalcitolo, somministrato al dosaggio soppressivo equivalente col calcitriolo di 4 a 1 (1 fiala da 5 mcg contro 1 fiala da 1 mcg 3 volte alla settimana) è di circa 500 euro contro i 160 euro del calcitriolo.
Il paracalcitolo è un analogo sintetico della vitamina D2. Nel trattamento dell'iperparatiroidismo secondario nei pazienti dializzati, non sembra possedere vantaggi clinici rispetto al calcitriolo. A parte il miglioramento di alcuni parametri biochimici, non si sa, infatti, se sia in grado di ridurre la calcificazione cardiovascolare e aumentare la sopravvivenza dei pazienti. L'indicazione di "prevenzione" dell'iperparatiroidismo è fuorviante.
Bibliografia 1. Sprague SM et al. Paracalcitol versus calcitriol in the treatment of secondary hyperparathyroidism. Kidney Intern 2003; 63:1483-90. 2. Teng M et al. Survival of patients undergoing hemodialysis with paracalcitol or calcitriol therapy. New Engl J Med 2003; 349:446-56. 3. Zemplar. Riassunto delle caratteristiche del prodotto. Gennaio 2005.